by Mimmo , Nino, Marco (e consorti)
Vengo anch’io, io pure , ahhh era ora che ti decidevi ad organizzare un bel viaggio!
Queste le frasi dei soci quando misi a calendario il primo viaggio in terra d’Africa. Sembrava che tutto o quasi il club partecipasse compatto, ma poi in realtà , chi per un motivo chi per un altro a partire siamo stati io, Marco e Nino.
Ci siamo affidati all’esperienza e alla provata organizzazione di Fabrizio e quindi in realtà ben 4 vetture del Roma 4×4 Adventure hanno affrontato questo indimenticabile viaggio.
Civitavecchia-Tunisi: dopo 24 ore e passa siamo arrivati, allo sbarco un violento temporale ci accoglieva, ma niente paura il giorno seguente un sole caldo accompagnava la nostra avventura. Un veloce trasferimento su asfalto ci portava ad affrontare la prima pista verso il sud, buche e polvere a volontà , si rallentava per non alzarne troppa ma anche per godere al meglio del territorio costellato di piccoli villaggi rurali abitati da pastori che al passaggio della nostra colonna (con noi c’erano altre 6 vetture) ci salutavano nonostante li ricoprissimo di polvere (qui da noi se fai qualcosa del genere ti uccidono!).
Dopo tanta pista, verso sera, la prima lingua di sabbia e la prima piantata, e da qui cari miei è stato tutto un divertimento. Mi sono dimenticato di dirvi che tra noi c’era l’amico di sempre e famoso tassinaro “ZI PIETRO” che si è presentato alla partenza con uno “sciaraballe” lungo quasi 6 metri, vi lascio immaginare quello che ha potuto combinare.
Comunque proseguiamo con il buio verso Douze la porta del deserto, base del nostro viaggio.
Durante la cena le prese per il c… non finivano mai, e il programma del giorno seguente prevedeva l’attraversamento del mare di sabbia per arrivare alla mitica oasi di ksar ghilane.
Alle 7,30 tutti pronti e come te puoi sbaglià ??…… lo sciaraballe non parte , tutti ingegneri ma si era solo scaricata la batteria , e via verso le prime dune. Conoscete i luna park? Bene il deserto è per i fuoristradisti un immenso luna park dove i giochi sembrano tutti uguali ma in realtà cambiano in continuazione, salite discese non ce n’è una uguale all’altra e poi la cosa più bella è quando ti pianti. Tutti pronti ad aiutarti, intorno alla vettura piantata si crea una sorte di bancarella del 4×4 , binde, palloni, pale, strops di tutti i tipi spuntano come funghi, ma quali funghi, nel deserto ci sono le rose, ne abbiamo scavate in quantità industriale, sono il simbolo del deserto e portarle con se porta fortuna.
Così, per una settimana, abbiamo visto l’acqua che sgorgava dal deserto, paesi scavati nella roccia, bevuto il famoso the nel deserto, ricordi indelebili che porteremo sempre con noi. La sabbia ti prende a tal punto che mandi in malora ammortizzatori, gomme, e schiena…la frenesia non ha prezzo, i 10 gg totali del viaggio volano via leggeri, i luoghi, l’aria, i bivacchi tra le dune e la squisita compagnia rendono il viaggio indimenticabile.
I ricordi immortalati in 1000 e più fotografie non riportano l’effettiva sensazione provata. Bisogna partire.
Alla prossima.
Mimmo